G7: un passo avanti per l’inclusione

L’impegno dei ministri che si occupano di disabilità: la persona al centro, fin dalle prime fasi della vita.


Nel 2024 ho avuto l’onore di partecipare, come invitata dal ministro Alessandra Locatelli in rappresentanza della Associazione La Nostra Famiglia, al G7 Inclusione e Disabilità, un’importante occasione di confronto internazionale su diritti, accessibilità e pari opportunità. La mia partecipazione si è inserita nel percorso della nostra Associazione, che ogni giorno e fin dalle sue origini, opera per promuovere una società più inclusiva e attenta alle esigenze di tutte le persone con disabilità.

Un tema centrale, che ci vede particolarmente coinvolti, è stato quello del progetto di vita, un concetto fondamentale per garantire a ogni persona con disabilità un percorso di crescita armonioso, autodeterminato e ricco di opportunità a partire fin dalle prime fasi della vita. In particolare durante l’evento è stata approfondita la fase cruciale del passaggio all’età adulta, un momento delicato che richiede il giusto sostegno per costruire un futuro basato sulle aspirazioni e sui talenti di ciascuno.

Ho avuto modo di ascoltare esperienze provenienti da diversi Paesi e di confrontarmi su modelli innovativi che mettono al centro la persona, la famiglia e la comunità, riconoscendo l’importanza di un approccio integrato e personalizzato.

È stato un incontro stimolante, che ha rafforzato la mia consapevolezza su quanto sia fondamentale lavorare insieme – famiglie, istituzioni e società civile – per costruire un domani più equo e accessibile ma soprattutto che conferma la Missione della nostra Associazione che pone la persona al centro della cura e la riabilitazione quale fattore determinante per migliorare la qualità della vita del bambino in un orizzonte bio-psico sociale che fin dalle prime fasi ha cura della qualità della vita e ha uno sguardo che si rivolge al futuro. Insomma è la logica di un villaggio che ha cura di ognuno e in particolare dei bambini che rappresentano il seme di speranza nel futuro!

Il progetto di vita è proprio questo sguardo che ha le radici nel presente e si sviluppa al futuro in un percorso che deve essere sostenuto da una società accogliente, capace di offrire opportunità concrete per la crescita e l’autodeterminazione di ogni persona, che sa custodire e sviluppare ogni capacità e sostiene il cammino di ogni famiglia nel contesto di vita in cui si trova.

“Proteggiamo i bambini, sono il nostro giacimento di speranza e amore”, ha detto Papa Francesco e questo è un forte richiamo alla responsabilità collettiva di garantire a tutti i bambini un progetto di vita dignitoso, che non sia ostacolato da barriere culturali, sociali o economiche.

La vera speranza, dunque, si manifesta attraverso l’impegno concreto per costruire una società più inclusiva, dove ogni bambino – indipendentemente dai suoi limiti – possa crescere con la consapevolezza di essere amato, accolto e accompagnato nel realizzare il proprio progetto di vita.

Francesca Pedretti
Direttrice Generale Regionale Lombardia Associazione La Nostra Famiglia